UN SOLO ASSESSORE SU 14 NOMINATI...

E VENDOLA IGNORA DI NUOVA LA PROVINCIA DI FOGGIA!  

 

Prima delle elezioni regionali abbiamo scritto un articolo su queste stesse pagine nel quale lamentavamo il fatto che la Capitanata fosse per molti versi una provincia di serie C, costretta ad assistere al derby tra Bari e Lecce per il potere. Tra i vari dati citavamo la presenza di un solo assessore nella giunta di via Capruzzi, e con una delega piuttosto leggera.

La nascita del Vendola-bis ha reso il quadro persino peggiore. Su 14 assessori, com’è noto, ben 8 sono baresi, dunque Bari, come nel calcio, stravince il derby con Lecce e sbaraglia gli avversari. Con Foggia, poi, non c’è gara per manifesta inferiorità degli avversari. La Puglia di Vendola finisce a Cerignola, nel Basso Tavoliere, un po’ come il Cristo leviano si fermava ad Eboli. E Foggia capoluogo? E città come Manfredonia, San Severo e Cerignola? E il Gargano? Non sono degne, a quanto pare. Le poltrone pesanti sono tutte occupate da esponenti del Barese e persino la vice-presidenza della giunta era stata promessa in un primo momento a Ida Dentamaro, nata a Bari nel 1954, come si legge nel decreto di nomina; poi, per semplici giochi politici, la scelta è caduta sulla salentina Loredana Capone.

Non siamo bravi in matematica, ma dividendo il numero 14 per 6, quante sono le province, avremmo come risultato più di 2. Dividendo il numero degli elettori della Puglia, circa 3 milioni e mezzo, per quello della Capitanata, circa 500 mila, avremmo ancora una volta il numero 2. Se si pensa, poi, che la Capitanata è una delle tre aree storiche della Puglia, con una notevole estensione, il dato peggiora ancora. Per Vendola, invece, il risultato è uno: un solo assessore, e per giunta con una delega, al welfare, fatta più di chiacchiere che di solido potere di intervento. Sarà che il presidente è laureato in lettere, e non in matematica, ma anche noi abbiamo la stessa sua laurea e siamo arrivati facilmente, complice anche una semplice navigazione su internet, ai veri dati.

Scherzi a parte, il vero problema non è tanto rappresentato da uno o due assessori in più, possibilmente con una delega pesante, che pure sarebbero sacrosanti; il vero punto è costituito dal vecchio vizio, purtroppo trasversale agli schieramenti politici, dei Baresi, convinti del loro sacrosanto diritto di accentrare tutto il potere regionale. Per loro il decentramento, il federalismo e tante altre belle parole sono solo, gattopardescamente, il pretesto per continuare a mantenere tutto il controllo delle leve del potere nelle proprie mani. Bari come Roma, insomma.

In questo quadro, Vendola è simile ai tanti altri che lo hanno preceduto, anzi, riesce persino più irritante degli altri, quando afferma che il vero assessore della Capitanata è lui, il che è quanto meno strano, vista la sua nascita. Perché non fa soprattutto l’assessore dei Baresi, togliendo qualche suo amico dalla giunta, sostituendolo con qualche foggiano?

Eppure qualcuno in Capitanata esprime soddisfazione per il Vendola-bis, sottolineando la nomina di sette donne. A parte il fatto che noi non riteniamo le donne una specie protetta, e dunque potrebbero essere pure quattordici; nell’ultimo concorso in magistratura le donne vincitrici erano il 58 per cento, e nessuno ha rivendicato la par condicio con gli uomini. Ma anche in questo caso va notato che le donne di Capitanata sono forse meno brave di quelle del Barese, visto che la nomina di Elena Gentile si deve soprattutto al suo status di consigliere regionale, non alla sua qualifica di esterna.

Inizia, insomma, il secondo atto di un film che abbiamo già visto molte volte, nel quale la Capitanata continuerà a recitare il ruolo di semplice comparsa, mentre i protagonisti sono tutti attori della capitale, pardon, del capoluogo di regione, intenti a non farsi scippare il ruolo di protagonista da quei furbi salentini, che hanno anche un ministro dalla loro parte. I Foggiani? Innocui, per fortuna: si accontentano di qualche poesia e vanno a letto con un sorriso.

Torna a Polemiche e scandali in terra di Puglia