TRA STORIA E LETTERATURA. L'IMMAGINE DI SAN SEVERO DALL'UNITA' D'ITALIA
AD OGGI
Qualche anno fa scambiando alcune opinioni sulla Capitanata dal punto di vista socio-economico con il dott. Benito Mundi, compianto promotore di numerose attività culturali, presi atto che la città di San Severo in passato potesse ambire a diventare capoluogo di provincia per il ruolo strategico che rivestiva e riveste tuttora sul Tavoliere; tesi, questa, che oggi apprezzo, ancor di più, leggendo l’ultimo pregevole lavoro di Francesco Giuliani Tra storia e letteratura. L'immagine di San Severo dall'Unità d'Italia ad oggi che fa un'ampia panoramica sull’importante centro agricolo dauno attraverso le pagine del suo corposo e dettagliato libro, edito dal "Rosone" in elegante veste tipografica, arricchito da illustrazioni suggestive in chiaro-scuro e nello stesso tempo stupende che danno un'idea eloquente di questa bella realtà della provincia di Foggia.
L'autore suddivide l'opera in tre sezioni: nella prima descrive informazioni in
maniera analitica della città di San Severo, citando personaggi famosi a livello
nazionale quali De Amicis, De Sanctis, d'Annunzio, Pratolini, Carli, Bacchelli,
Brandi ed altri; nella seconda sezione cita i principali protagonisti della vita
sanseverese nell’ultimo secolo e mezzo attraverso 14 saggi, oltre a soffermarsi
sulle comunicazioni postali e sull’etimo della città, oscillante tra Sansevero e
San Severo; la terza sezione è suddivisa in tre sottosezioni iconografiche con
immagini inedite, suggestive e artistiche dell'affermato fotografo Antonio
Criscuoli rientranti nel capitolo "Il silenzio di San Severo", come dire,
parlano le immagini.
Partendo da enciclopedie e guide il prof.
Giuliani descrive uno spaccato della sua San Severo dall'Unità d’Italia ai
giorni nostri, citando la storia, il patrimonio artistico, le antiche chiese, i
campanili, i prodotti della terra, le caratteristiche commerciali, che hanno
fatto e fanno dell’importante centro del Tavoliere uno dei più grandi produttori
di grano, vino ed olio.
Insomma nelle loro descrizioni gli illustri
viaggiatori si soffermano su questa importante realtà della Capitanata dai
paesaggi immensi caratterizzati da distesi e interminabili campi di grano in un
incrocio di arterie viarie e ferroviarie di grande interesse, sia per i
collegamenti interni con il Gargano e il Subappennino, sia per la collocazione
strategica a livello nazionale sulla dorsale adriatica.
Tra il susseguirsi di avvenimenti e descrizioni
dall'Unità d’Italia ai giorni nostri, attraverso l'istituzione del circondario
di San Severo (1861-1927), l'inaugurazione della ferrovia garganica (1931), il
temporaneo decentramento dell'Ateneo foggiano, si inseriscono il folclore, le
tradizioni, i riti religiosi di Natale e Pasqua e la devozione per la Madonna
del Santissimo Soccorso con la sua suggestiva processione.
Ma il risalto maggiore l'autore lo dà agli
uomini illustri che hanno dato onore alla città di San Severo, ne citiamo
alcuni, rimandando alla lettura del libro per i relativi approfondimenti e per
dare il giusto valore ai personaggi che hanno fatto la storia della magica città
del Tavoliere: l’economista Angelo Fraccacreta, gli scrittori, letterati e
professori Malice, Corsi, Casiglio, Minuziano, Matteo Fraccacreta, Angelo e
Vittorio Russi, Ernesto Mandes, Benito Mundi, Luigi Polichetti, gli scultori e
pittori Schingo, Postiglione, Germano, concludendo con Andrea Pazienza,
fumettista e pittore di fama internazionale, ricordato e onorato in tutta Italia
per l'immenso valore delle sue opere.
Al di là dei lati negativi riferiti ai furti
d’auto e al primato dello spaccio della polverina bianca in Puglia, propri della
civiltà industriale e post industriale, con l'aggiunta delle strade in alcuni
casi dissestate, il prof. Giuliani ci descrive anche l'altra faccia della realtà
sanseverese quella riferita al contesto gastronomico-godereccio della buona
cucina (zuppetta di Natale ma non solo), dei buoni vini ed oli (veri primati),
io aggiungerei anche delle belle donne indigene, riscoprendo l'attualità dei
vecchi proverbi nostrani di quante belle e buone cose si fanno a San Severo.
MASSIMO MAZZA
L'autore
Francesco Giuliani, giornalista e scrittore, è
docente di Italiano e Storia nei Licei, nonché ricercatore presso l'Università
di Foggia; è autore di numerose pubblicazioni a carattere storico-umanistico, di
narrativa e poesia.
L'articolo si legge nel Sito ufficiale della Biblioteca Provinciale di Foggia (http://www.bibliotecaprovinciale.foggia.it/)