LA PUGLIA DEI POETI TRA STORIA E GEOGRAFIA

 

E’ appena giunta in libreria un’utilissima ed originale guida sulla nostra Puglia poetica, intitolata “Puglia in versi”, a cura di Daniele Maria Pegorari (Gelsorosso, Bari, pp. 105, euro 15). L’opera, sottotitolata “i luoghi della poesia, la poesia dei luoghi”, si inserisce nei Quaderni della Biblioteca di Noci, una collana che ha già prodotto dei titoli ragguardevoli. Presso la stessa biblioteca, tra l’altro, esiste un corposo “Archivio della Poesia Pugliese”, voluto da Vito Liuzzi, che oggi conta oltre 1000 titoli di 700 diversi autori, come ricorda nelle pagine introduttive il sindaco della cittadina barese, Pietro Liuzzi.

Pegorari, classe 1970, insegna nelle Università di Bari e Foggia, riversando una parte dei propri interessi di italianista verso la letteratura contemporanea. Di qui lo stimolo per questo lavoro, nel quale l’attenzione verso la letteratura pugliese, a partire dai primi decenni del Novecento, si innesta su di una solida base storica e geografica. Il libro “vorrebbe assomigliare alle guide turistiche, con cui condivide l’andamento geografico, il  concetto di veduta e la leggerezza degli apparati”, scrive Pegorari nel suo denso saggio introduttivo, intitolato “I sentieri pugliesi della poesia” .

E’ un’analisi serrata sui personaggi, articolati in otto generazioni, che hanno dato corpo alla lirica della nostra terra. Ogni scrittore è rappresentato da una composizione, con i suoi riferimenti geografici. Abbiamo così, 44 personaggi, disposti in 4 sezioni, una d’insieme, con autori quasi tutti scomparsi, e altre 3 dedicate alle tradizionali sub-regioni, Capitanata, Terra di Bari e Salento.

Un’architettura studiata per non far torto a nessuno, insomma, con 11 poeti per sezione. Tra i nomi, troviamo personaggi di indiscutibile valore, come Bodini, Carrieri, Fallacara, Comi, U. Fraccacreta, accanto ad altri che vivono nella propria fase matura, come Daniele Giancane e Lino Angiuli. Quest’ultimo, tra l’altro, ha firmato anche delle belle pagine introduttive alle sezioni, parlando di una Puglia “una e trina” in cui trovi di tutto, una terra che non finisce di sorprendere neanche in letteratura.

I nomi dauni coprono tutti gli ambiti, dal Tavoliere al Gargano. Si tratta, per la precisione di Emilio Coco, Sergio D’Amaro, Giovanni Dotoli, Enrico Fraccacreta, Francesco Granatiero, Salvatore Ritrovato, Cristanziano Serricchio, Cosma Siani, Grazia Stella Elia, Giacomo Strizzi e Michele Urrasio.

E’ una scelta condivisibile, che unisce autori di buon livello, che in alcuni casi meritano anche di più dell’attuale considerazione. L’auspicio di una crescita della realtà poetica pugliese, del resto, è stato espresso anche da Pegorari nella sua introduzione.

“Puglia in versi”, nel complesso, riesce ad inserirsi benissimo nel novero delle altre opere simili, stampate negli ultimi decenni, a conferma della crescente, e doverosa, attenzione verso la letteratura regionale.

 

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