VIAGGI LETTERARI NELLA PIANURA

ANCORA UN GRANDE IMPEGNO DI FRANCESCO GIULIANI

 

 

I giovani hanno bisogno soprattutto di certezze, di ancoraggi forti, di ideali da condividere, di sentieri percorribili in sicurezza. Hanno bisogno di maestri di sicura caratura, di esempi positivi, imitabili, garanzia di equilibri e di riuscita nella vita di ogni giorno. Hanno bisogno di paradigmi e di confronti, hanno bisogno di rapportarsi agli altri per commisurarsi ed anche se, generalmente, rifiutano gli adulti, dal mondo adulto chiedono tutto ciò.

C'è quindi bisogno di buoni maestri e c'è bisogno di qualcuno che li sappia riconoscere e che, come tali, glieli sappia indicare. E ciò che da più tempo va facendo Francesco Giuliani, italianista e studioso di riconosciute capacità, non solo in ambito cittadino, quanto e soprattutto in ambito specifico, universitario, con apprezzamenti e sottoscrizioni di vaglia.

Esce in questi giorni una significativa raccolta, Viaggi letterari nella pianura,con introduzione di Giuliano Giuliani e prefazione di Domenico Cofano, per i tipi delle Edizioni del Rosone di Foggia, con una nota di Benito Mundi, direttore della collana Testimonianze, di cui la raccolta fa parte.

Si tratta di una riscoperta e presentazione di un numero unico del 1907, dedicato ai festeggiamenti tenutisi in San Severo per celebrare il Vate Giosuè Carducci, cantore della Terza Italia, in occasione dei suoi funerali; del resoconto di “Un viaggio elettorale" di Francesco De Sanctis, il celebrato autore dei due volumi di "Storia della letteratura italiana", indirizzato anche ai suoi elettori di San Severo, che lo avevano mandato alla Camera dei Deputati per ben nove anni di seguito, dal 1866 al 1875; di uno scritto di Mario Carli, nostro concittadino ed uno dei massimi esponenti del Futurismo, nonché uomo d'azione e Console Generale d'Italia in Brasile ed in Grecia, in visita alla sua Città natale dopo un'assenza di trent'anni; di un racconto inedito di Umberto Fraccacreta, "Le inseparabili", un tentativo, rimasto tale, di prosa (per altro di buona fattura stilistica) del Poeta del Tavoliere. Segue, poi, un racconto intimistico di Vittorio Marchese, Direttore Generale dell'Istruzione Superiore presso il Ministero della Pubblica Istruzione, con vocazione di letterato ("Un treno, un paese"), e un racconto ("Sud"), di Emanuele Italia, sanseverese d’adozione, o forse, per necessità, per un trentennio professore di Filosofia, di Psicologia e di Didattica presso il locale Istituto Magistrale, mio emerito e amato professore, autore di sei volumi di poesie e narrativa, che mettono in luce una rilevante personalità di poeta e scrittore alle prese con i difficili temi dell'incomunicabilità, dell'inanità e della dignità dell'uomo.

La scelta dei brani dei sei autori ha una sua giustificazione, per il semplice fatto che tutti loro, o chi per loro, per un verso o per l'altro, hanno avuto a che fare con San Severo, pertanto, presi tutti insieme, essi costituiscono un'occasione per approfondire la conoscenza, in epoche diverse, del mondo culturale della nostra città, che per quanto piccola, appare ricca sempre di fermenti e di stimoli letterari e politici, in contrasto con la retorica di quanti la descrivono come una distratta cittadina di provincia in cui non accade mai niente.

Il Giuliani, infatti, nell'esaminare, chiosare, presentare gli autori e le loro opere, fa rivivere tutto un mondo di interrelazioni, di rapporti, di intellettuali, di eminenti cittadini rappresentanti una piccola comunità all'inizio del seco:lo scorso (la nostra), ricreando un mondo in cui i Valori erano determinanti per ognuno e faro, viatico ed impegno per tutti.

Non nella finzione letteraria, ma nella vita minuta di ogni giorno, e ciò facendo, inconsapevolmente (e non) l'Autore compie un giro d'orizzonte a largo raggio per uno studio d'ambiente, naturale ed umano, ricco di vitali insegnamenti, una mappa ed un tracciato per un cammino condivisibile, nella riscoperta e valorizzazione del sentimento di appartenenza alla propria comunità.

Un grande insegnamento per i giovani in cerca della propria onesta affermazione.

 

 

 

   

       

FRANCESCO GIULIANI, L’ITALIANISTA IRREFRENABILE

 

 

        Che Francesco Giuliani fosse ormai un esperto studioso delle discipline in cui si articola la conoscenza della lingua e della letteratura italiana, e cioè un italianista di ottimo livello, ce n'eravamo convinti (e con noi studiosi del settore) sin dalla sua prima pubblicazione dedicata ad Umberto Fraccacreta, poeta di casa nostra, nel 1990: "Umberto Fraccacreta: L’Eterno e Il Transitorio – saggio ed Antologia Poetica", a cui seguì nel 1991 “Il Miti della Giovinezza", dedicato al poeta futurista Mario Carli, di cui ha curato anche la ristampa del volume "Con d'Annunzio a Fiume", nel 1992. In questo stesso anno ha pubblicato un saggio sulla produzione novellistica di Giovanni Verga dal titolo "La novella Vagabondaggio e i vagabondi verghiani", a cui ha fatto seguito nel 1994, sempre sul Verga, "I due cicli del Don Candeloro e C.i. di Verga".

        Nel 1993 ha curato la seconda edizione degli "Appunti Cronologici" di Vincenzo Gervasio, storico locale e grande elettore del De Sanctis. L'anno successivo, 1994, dedica un breve saggio proprio a Francesco De Sanctis, il grande storico della Letteratura Italiana, deputato per più legislature del Collegio Elettorale di San Severo, all'indomani dell'Unità Italiana.

        Nel 1996 ha dedicato la sua attenzione al prosatore concittadino Nino Casiglio, con la pubblicazione de "La Lezione Sbagliata". Nel 1997 ritorna al Fraccacreta, in occasione della ricorrenza del cinquantesimo anno della sua morte, col saggio sui "Poemetti Scelti".

        Il suo itinerario "mistico", direi, tanta è la capacità d'ispirazione, di consentimento, di orientamento e ricerca approfondita che egli dedica agli scritti dei suoi più amati personaggi della letteratura, quasi tutti aventi più agganci con la nostra realtà locale, continua nel 1998 con la pubblicazione di un saggio su Ernesto Mandes, allievo del Pascoli, di un testo su una rivista letteraria locale d'inizio del XX secolo, "La Vita: una rivista culturale pugliese", e di un altro saggio sul Leopardi: "Le presenze animali nei Canti di Leopardi", in occasione del bicentenario della nascita del Poeta.

        Nel 1999 Francesco Giuliani, sempre più irrefrenabile nelle sue indagini letterarie, rivolge, con l'usuale competenza, la sua attenzione ad un altro grande della nostra poesia, ed è la volta del libro "L'acqua e l'alpe: Gli Idillii alpini del Carducci", a cui seguono, nel 2000, gli "Itinerari di ricerca letteraria", con rinnovati studi su Verga, il Futurismo e Pascoli. Nel 2001 dà alle stampe il saggio "Il Rondò, Le Torri e La Certosa – Letture dell'ultimo Carducci", prefato da Giuseppe De Matteis.

        Lo Studioso è ormai più che maturo per ben più ispirati itinerari e nell'anno 2002 escono i "Viaggi letterari nella pianura", con prefazione di Domenico Cofano. Qui l'occhio di Giuliani si affissa a scrutare con sensibilità ed intelligenza i sensi ed i sentimenti ispiratori di versi e prose dei "suoi" autori (Carducci, De Sanctis, Carli, Fraccacreta, Vittorio Marchese, Emanuele Italia, gli ultimi cinque strettamente legati all'ambiente sanseverese) e ne indaga e descrive con molto acume anche il contesto storico e letterario.

        Giungiamo così al 2004 con la recentissima pubblicazione di "Occasioni letterarie pugliesi", volume III della Collana (come il precedente) Testimonianze, delle Edizioni del Rosone "Franco Marasca" di Foggia. Un ampio affresco di autori che hanno dedicato all'intero territorio della Puglia pagine di eloquente letteratura. Ritornano così pagine ispirate di De Amicis (“Fortezza”), Pascoli (un toccante dialogo sul mistero del dolore e due epigrafi, attraverso l'interessantissimo volume "Come fiori" dell'avv. Giuseppe Leccisotti, Bacchelli (“Il Brigante di Tacca del Lupo”, “Agnus Dei”), Soccio (“Gargano Segreto”, “Incontri Memorabili”), Cassano (quattro libri).

Si ritorna alla realtà storica e dolorosa di metà Ottocento con la novella del De Amicis, per procedere col Bacchelli "garganico" degli anni Trenta. L'importante affresco riprende ancora col paradisiaco ed ispirato "Gargano Segreto" del compianto preside Pasquale Soccio, procede ancora con l'analisi degli "Incontri Memorabili", postumi, dello stesso Autore e si conclude con ampi squarci sull'attualità de "Il Pensiero Meridiano" e di "Paeninsula — L'Italia da ritrovare" di Franco Cassano, docente nell'Università di Bari, marchigiano di nascita ma pugliese di adozione, alla ricerca di un futuro possibile dell'Italia nel nuovo contesto europeo ed internazionale.

        In questo ponderoso volume di ben 307 pagine Francesco Giuliani rivela tutta la sua molteplice capacità di indagine e di sincresi letteraria, volta a sfatare il preconcetto che vorrebbe la nostra regione povera di letteratura. Egli mira a nobilitare e valorizzare la Puglia, terra da sempre votata all'accoglienza ed all'incontro.

        Il volume, che si avvale di una presentazione di Benito Mundi, è frutto di un articolato metodo d'analisi, che traccia un inquadramento generale delle pagine più ispirate degli Autori scelti a testimoniare della Puglia e sulla Puglia e scende poi nel concreto del testo con un lavoro di molti mesi di riflessioni, comparazioni, ritorni e scoperte, senza dare mai nulla per scontato, senza aggirare gli ostacoli. Egli si mostra per quel che è: un acuto e sensibile ricercatore degli aspetti letterari più segreti del nostro territorio, visto ed indagato attraverso lo stupore, a volte lo sconcerto, ma sempre, comunque, l'incanto delle pagine più ispirate di poeti e scrittori di grande risonanza, ma il più delle volte dimenticate o del tutto sconosciute alla maggioranza dei più interessati: i Pugliesi dei nostri giorni!

Da: Armando Perna, Storia della città di San Severo, Esseditrice, San Severo, 2005, pp. 269-274

 

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