PAOLO LOPS, QUANDO L’IMPERFEZIONE E’ NATURALE
Paolo Lops è un notaio di San Severo, classe 1952, che nutre
da anni una viva passione per la scrittura. Non a caso collabora a varie riviste
giuridiche ed ha diretto per alcuni anni un’importante testata specialistica
nell’ambito del notariato.
Nel 2005 ha tra l’altro dato alle stampe un volume intitolato
“Analisi logica del notariato”, sottolineando il ruolo e le finalità di questa
professione.
Ora è la volta di un testo che sconfina apertamente
nell’ambito letterario e filosofico, “Imperfetto naturale” (Sentieri Meridiani
Edizioni, Foggia, pp. 191, euro 16). La differenza, però, è solo parziale, dal
momento che Lops mostra sempre la sua attitudine ad andare al fondo dei
problemi, esaminando certosinamente tutte le questioni connesse all’argomento
che di volta in volta affronta. La metodologia, però, per dir così, è applicata
all’uomo, al suo essere, ai suoi rapporti con il prossimo, e ne viene fuori un
testo scritto con molta cura e proprietà.
Il libro è sottotitolato “Piccola antologia per una cultura
positiva dell’imperfezione” e si apre con una prefazione in cui si chiariscono
alcune idee generali. “Nulla è perfettamente compiuto in noi – si legge – ed in
quello che ci circonda. Ciò che ci coinvolge e contraddistingue non è la
perfezione, ma la minore imperfezione possibile. I limiti che riconosciamo in
altri ed in noi stessi non sono determinanti, e dovremmo apprezzarli come tali”.
Insomma, la ricerca della saggezza passa attraverso questa
constatazione, che può diventare un punto di forza, se ben utilizzata. Per
dimostrare questo assunto, Lops utilizza dei brevi ma densi capitoli, dai titoli
filosoficamente invitanti, del tipo “Il grande assente”, “Debiti affettivi”, “La
vita non vissuta”.
In tutti i capitoli troviamo alcuni pensieri o alcuni brani di
personaggi più o meno importanti, scelti per la loro significatività,
accompagnati dalle riflessioni di Lops, che guida il lettore alla scoperta della
possibile sapienza. “Volontà irrazionale”, ad esempio, si apre con una celebre
lirica di Montale, mentre in altri casi le fonti sono meno note, ma ugualmente
rilevanti.
“Imperfetto naturale” è un testo da leggere a piccole dosi,
qualche pagina al giorno, magari quando la mente non è troppo stanca, vista la
qualità della scrittura del notaio Lops, sempre forbita e densa di richiami
filosofici.
Gli argomenti sanno essere senz’altro coinvolgenti, come, ad
esempio, in “Debiti affettivi”, dove salgono in primo piano le difficoltà nei
rapporti tra familiari, che talvolta originano ferite difficili a guarire.
Essere dei figli e poi dei genitori non è facile, e l’autore ce lo ricorda in
modo decisamente originale. Ma questo è solo un esempio tra i tanti che si
possono ricavare da questo volume, accompagnato dalle pregnanti illustrazioni di
Francesco Sessa, mentre in copertina spicca un ritratto di Alberto Giacometti,
dall’inquietante evanescenza.