OVUNQUE CI SONO DEI PUGLIESI…

A MILANO SONO ADDIRITTURA 80.000

 

           

              Non tutti sanno che a Milano risiedono in pianta stabile circa 80 mila pugliesi, che formano la più ampia comunità regionale. Si tratta di un dato, questo, ricordato dal prof. Francesco Lenoci, vice-presidente dell’Associazione Regionale Pugliesi di Milano, che ci sembra un ottimo punto di partenza per commentare l’incontro tenutosi nei giorni scorsi nel capoluogo lombardo, dal titolo “La Puglia con la Capitanata a Milano. Occasioni letterarie e…enogastronomiche”. 

            La manifestazione, voluta dall’Ente Provincia, dalle Edizioni del Rosone e, per l’appunto, dall’Associazione Regionale Pugliesi di Milano, ha messo subito in evidenza l’inadeguatezza della vecchia contrapposizione tra Nord e Sud, spostando l’attenzione su di una realtà in rapida trasformazione, in cui i pugliesi sono chiamati a dare sempre di più il meglio di sé, in un processo di generale arricchimento umano. 

            Milano è una città cosmopolita e aperta, che ha offerto tanto alle migliaia di corregionali che nei decenni scorsi vi si sono stabiliti, svolgendo spesso lavori umili, ma dimostrandosi capaci anche di percorre delle rapide carriere, in virtù delle proprie capacità. In cambio, dunque, i pugliesi hanno saputo vivificare e migliorare questa realtà.

            Il bisogno di unirsi, di salvare le radici, è alla base di associazioni che contano molti e zelanti iscritti, gente che non nasconde, com’è giusto, le proprie origini e la propria malinconia di emigrati, quella necessità quasi fisica di parlare di luoghi e uomini legati alla propria giovinezza. E’ un bisogno nobile e umanissimo, che si lega allo sforzo di trasmettere anche ai figli e ai nipoti l’attenzione verso le radici.

            La globalizzazione, che a Milano si respira più viva che mai, ha acuito, non spento, questo anelito. Ai soci dell’associazione dei pugliesi di Milano il prof. Lenoci ha ricordato un compito fondamentale, che è quello di essere i primi promotori turistici della regione d’origine. Il turismo in Puglia, dunque, si alimenta proprio da lontano, sentendo parlare delle ricchezze culturali e paesaggistiche, delle cattedrali, delle spiagge, dei musei.

            Il tempo degli emigrati senza cultura, che si vergognavano delle proprie origini, è per fortuna finito e i pugliesi siedono anche nelle stanze dei bottoni, occupando posti strategici nell’ambito della cultura, della politica, delle attività manageriali.

            Si è creato, così, un vasto pubblico al quale vanno dedicate molte energie da parte dei pugliesi rimasti al Sud. Di qui la necessità di incentivare la diffusione della pubblicistica e dell’editoria regionale, in modo da favorire quella sempre più orgogliosa rivendicazione delle proprie radici. Per noi, in particolare, che ci occupiamo di italianistica, è stato un piacere ricordare, ad un’attenta platea, che la più importante storia della letteratura italiana, quella di Francesco De Sanctis, è stata pubblicata quando il critico campano era deputato del collegio di San Severo. In Puglia De Sanctis godeva di una grande stima, tanto da ottenere la rielezione per più volte, fino alla scelta di rappresentare il collegio nativo, di cui ci parla nel celebre “Viaggio elettorale”.  

            E’ solo un esempio, ovviamente, che si aggiunge a quelli contenuti nei volumi “Occasioni letterarie pugliesi” e “Saggi, scrittori e paesaggi. Nuove occasioni letterarie pugliesi”, di cui abbiamo avuto il piacere di parlare nel corso del succitato incontro. La Puglia ha saputo, montalianamente, offrire l’occasione per la nascita di pagine di ispirata poesia, scritte da corregionali, come anche da scrittori di passaggio, che sono rimasti colpiti dai paesaggi incantevoli che hanno visto. E’ il caso, quest’ultimo, di Riccardo Bacchelli, con i suoi ampi e fluenti racconti, dove si ritrovano i briganti, i pastori, gli agricoltori, le figure, insomma, del nostro recente passato, trasformate in occasioni artistiche da rispolverare e valorizzare.

            La strada è sempre la stessa, quella della cultura, e lo stesso imperativo impegna i pugliesi residenti come quelli residenti a Milano. La Puglia è ovunque ci sono dei pugliesi.

 

La pagina del quotidiano foggiano "L'Attacco" sulla manifestazione

 

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