NOTA INTRODUTTIVA
Questo lavoro nasce dal proposito di rendere giustizia ad una novella di grande rilevanza, come "Vagabondaggio", piuttosto dimenticata, e dì mostrare la sua centralità, seguendo gli sviluppi del tema che la sostanzia attraverso l'intera produzione novellistica del Catanese, senza dimenticare i due romanzi veristi.
L'idea è maturata dopo una rilettura, a distanza di sei anni, della nostra tesi di laurea, discussa nell'Ateneo di Bari, dedicata a "Il tema della solitudine in tre novelle verghiane". Lo studio era incentrato su tre celebri opere, come "Nedda", "Jeli il pastore" e "Rosso Malpelo", alle quali ci lega un'antica predilezione, ma che sono state già oggetto di diversi saggi, per cui abbiamo preferito orientare in un'altra direzione la ricerca, mantenendo, però, sempre viva l'esigenza di una lettura tematica.
Di qui la nostra attenzione per un versante della produzione verghiana lasciato alquanto in ombra. Nel presente lavoro, così, abbiamo analizzato la bellissima novella di Nanni Lasca, apparsa in volume nel 1887, soffermandoci anche, per un bisogno di completezza, sulla complessa storia del testo, pur non proponendoci un taglio filologico.
Il capitolo centrale, non a caso il più ampio ed articolato, trova il necessario completamento in quello successivo, in cui si segue l'andamento ascendente del tema del vagabondaggio, fino alla omonima raccolta, restando, poi, una componente di grande importanza. L'ultima parte, infine, vuole isolare, con studiata essenzialità, il "sugo" della nostra disamina.
Se un obiettivo ci siamo posti nella nostra lettura, è sicuramente quello di serbare una costante fedeltà al testo, nel tentativo di evitare le deformazioni di quanti hanno cercato in Verga una conferma a tesi preconcette o hanno dimenticato di trovarsi di fronte, in primo luogo, ad un testo letterario, presi da tutt'altre preoccupazioni. Il nostro auspicio è che dal confronto serrato con il testo siano nate delle pagine in grado di aggiungere qualcosa all'ormai imponente letteratura critica verghiana, suggerendo un percorso di lettura meno consueto di quelli tradizionali.