TENUTESI IL 18 E 19 DICEMBRE NELLA SALA DEL TRONO DEL
CASTELLO
VIVO SUCCESSO PER LE “GIORNATE FRIDERICIANE” DI
TORREMAGGIORE
Anche quest’anno
hanno riscosso un vivo successo le Giornate Fridericiane, tenutesi a
Torremaggiore gli scorsi 18 e 19 dicembre. Gli incontri, che hanno avuto come
sede la prestigiosa Sala del Trono del Castello Ducale, sono stati organizzati
dal Comune di Torremaggiore, dal Centro Attività Culturali
Don Tommaso Leccisotti e dal Comitato
Nazionale per la Tutela dei ruderi di Fiorentino in Capitanata, con il
patrocinio della Società di Storia Patria per la Puglia.
Nella mattinata del
18 dicembre si è tenuta una visita guidata degli studenti dell’Istituto
Fiani Leccisotti al parco
archeologico di Fiorentino, dove il grande Federico II si è spento, il 13
dicembre 1250, a soli 56 anni. Com’è noto, l’imperatore svevo fu colpito da un
attacco di dissenteria e fu costretto a rifugiarsi a Fiorentino, dove dettò
anche il suo testamento. Gli studenti hanno visitato i resti della località
dauna sotto la guida dell’archeologo Francesco Carofiglio, che ha anche risposto
a tutte le domande dei giovani, invitati a valorizzare le ricchezze artistiche
del territorio, che non hanno nulla da invidiare a quelle di località ben più
note, ma non più importanti.
Nel pomeriggio, invece,
nella Sala del Trono, è stata la volta di un monologo teatrale, scritto e
diretto dal dr. Walter Scudero, intitolato
Dalle memorie dell’imperatore Federico II
– Il bilancio di una vita al termine. Scudero ha immaginato che
l’imperatore, portato a Fiorentino, abbia rivisto numerosi episodi della sua
straordinaria esistenza, per poi spegnersi al cospetto del figlio Manfredi, che
in effetti fu presente al ferale evento. Il monologo è stato ben interpretato
dall’attore sanseverese Gianluca Gala, che ha saputo calarsi nei panni
dell’imperatore con notevole forza drammatica, valorizzando il testo di Scudero.
Il 19 dicembre ha invece
visto un convegno dedicato a Il contesto
culturale dell’Età Fridericiana. Alla presenza di un folto pubblico, che ha
riempito tutti i posti della Sala del Trono, con una vistosa presenza di giovani
studenti del Fiani Leccisotti,
impeccabili nella loro attenzione, i relatori hanno affrontato il tema comune da
diverse prospettive.
Ha moderato i lavori il
prof. Francesco Giuliani, che in apertura dei lavori ha dato la parola al
presidente dell’Associazione Culturale
Don Tommaso Leccisotti, prof. Salvatore D’Amico, che ha ricordato il fattivo
contributo dato dall’associazione alla valorizzazione di Fiorentino e di
Torremaggiore. “Da molti anni – ha sottolineato D’Amico – ci stiamo impegnando
in prima persona e senza lesinare gli sforzi per la causa della cultura, e
queste Giornate federiciane rientrano in un programma molto ricco di eventi”. È
poi intervenuta la prof.ssa Filomena Manna, Presidente del Comitato Nazionale
per la Tutela dei Ruderi di Fiorentino, che ha sottolineato la necessità di
rendere Fiorentino un luogo sempre più frequentato e valorizzato, superando
tutti gli ostacoli che hanno finora rallentato quest’opera di promozione
culturale.
Si è poi entrati
nel vivo della serata, con le relazioni, a partire da quella del prof. Giuliani,
che si è soffermato sul tema Le poesie di
Federico II. Il relatore ha ricordato che l’imperatore, uomo colto e di
grande apertura mentale, è noto soprattutto per il suo trattato
De arte venandi cum avibus, ma il
quadro della sua operosità di scrittore comprende anche alcune poesie legate
agli stilemi della Scuola Siciliana, da lui promossa e sostenuta. Giuliani ha
rimarcato le problematiche filologiche legate a queste liriche, leggendo alcuni
passi significativi.
Ha poi preso la parola la
prof.ssa Manna, con una relazione intitolata
Giocando con la matematica per
l’applicazione della giurisprudenza nell’Età Federiciana. La relatrice ha
ricordato la grande vivacità culturale della Magna Curia di Federico, dove si
incontravano studiosi provenienti da varie parti del mondo allora conosciuto,
soffermandosi sulla presenza di studiosi del calibro del matematico Leonardo
Fibonacci, che ha dato lustro ad una disciplina di fondamentale importanza.
Il dr. Matteo Zingrillo,
da parte sua, ha affrontato il tema La
medicina ai tempi di Federico II di Svevia. Analisi alla luce delle Costituzioni
melfitane del 1231. Zingrillo ha sottolineato la modernità e il rilievo
delle norme presenti nelle Costituzioni melfitane, che hanno rappresentato uno
strumento di sviluppo e di progresso. Leggendo alcuni passi significativi e
mostrando varie immagini relative all’epoca sveva, Zingrillo, che nella vita è
un medico chirurgo, ha offerto un quadro molto completo sul tema, evidenziando
anche alcune costanti che legano il Duecento alla nostra epoca.
Il prof. Giuseppe Ariano,
invece, ha scelto come tema La
navigazione al tempo degli Svevi. Aspetti matematici e cartografici.
Utilizzando una serie di antiche carte geografiche, Ariano ha mostrato
l’evoluzione, non sempre lineare, in verità, delle conoscenze geografiche,
passando dalla profonda dottrina dei greci fino all’epoca medievale. La sua
analisi ha saputo rendere chiari anche alcuni concetti non proprio semplici,
mostrando uno spaccato delle conoscenze scientifiche dell’epoca federiciana.
In seguito, il prof. Giuliani,
in qualità di moderatore, ha ringraziato, a nome dei relatori e degli
organizzatori, il folto uditorio per l’interesse manifestato. Ha poi lasciato la
parola, per le rituali conclusioni, al dr. Matteo De Simone, consigliere
comunale, che ha portato i saluti del Sindaco, dr. Pasquale Monteleone,
esprimendo soddisfazione per l’esito delle Giornate Fridericiane e dando
appuntamento alla prossima edizione.