“FARE LETTERATURA OGGI”
QUANDO LA POESIA SPOSA LA CHIAREZZA
Si è svolta nei giorni scorsi a San Severo, nell’Auditorium della Biblioteca comunale, una manifestazione culturale molto interessante, intitolata “Fare letteratura oggi”. Per l’occasione, sono giunti in città poeti e critici di notevole rilievo; in particolare, hanno relazionato sull’argomento il prof. Salvatore Ritrovato, nato a San Giovanni Rotondo e docente di Letteratura italiana all’Università di Urbino, e il critico letterario bolognese Roberto Galaverni, che ha scritto delle opere molto importanti sulla poesia degli ultimi decenni. Con loro, oltre allo scrittore Enrico Fraccacreta, che ha fatto gli onori di casa, i poeti Andrea Gibellini, modenese, e Claudio Damiani, anche lui, come Ritrovato, nato a San Giovanni Rotondo, dove ha trascorso i suoi primi anni. Il padre lavorava in una miniera di bauxite e questo legame con la Puglia è rimasto indelebile, pur vivendo da tempo a Roma. Nel 2006 ha collaborato alla raccolta di poesie “Cartoline dal Gargano”.
Nelle loro dotte ma insieme gradevoli analisi, Ritrovato e Galaverni hanno posto l’attenzione su di una certa tendenza alla semplificazione dell’espressione poetica, operante da qualche decennio. In altri termini, esistono anche dei poeti chiari e comunicativi, che si contrappongono alla vecchia immagine dell’autore ermetico e oscuro, che rende difficile, per non dire impossibile, la comunicazione. Una semplicità che nella nostra epoca frenetica appare ancora più preziosa, ma che non si confonde mai, ovviamente, con la banalità. Anzi, per molti aspetti, è più facile essere oscuri che chiari, come diceva Galilei, e non di rado sotto il fuoco della retorica e delle contorsioni sintattiche ed espressive si nasconde una desolante mancanza di argomenti e di ispirazione.
Un’immediata dimostrazione delle loro affermazioni è arrivata dai poeti Gibellini e Damiani, che hanno letto alcune liriche, tratte dalle proprie sillogi, incontrando il gradimento del numeroso pubblico presente in sala. Le impressioni quotidiane, le aspirazioni, i volti sempre mutevoli e affascinanti della natura, le memorie, il trascorrere del tempo: sono, questi, solo alcuni dei temi che hanno sostanziato le liriche dei due poeti.
Ben venga, dunque, questa ventata di pregnante immediatezza. D’altra parte, come hanno ricordato Ritrovato e Galaverni, oggi la poesia, trascurata dai grandi editori, alla ricerca del solito romanzo che fa incassare un po’ di soldini, si può permettere di essere più libera e spontanea. La poesia è debole, ma questo limite si può trasformare tranquillamente in un punto di forza. Ne abbiamo avuto una prova lampante in questa serata poetica sanseverese.