L’AFFARE E’ IN AGGUATO CON LE ASTE DI LIBRI ON-LINE
IL FASCINO DELLE ASTE
Quanto costa una Treccani, la più autorevole enciclopedia italiana, quella dietro la quale tanti personaggi importanti amano farsi fotografare? Bella, massiccia, ponderosa, è sempre stata un oggetto desiderato dagli amanti della lettura. Ma quanto costa? Se si sfoglia un catalogo editoriale, leggiamo una cifra esorbitante, nell’ordine di diverse migliaia di euro, troppo per le tasche di molti. Eppure, con un po’ di pazienza, è possibile trovarla ad una prezzo che supera di poco le mille euro. Come? E’ semplice: basta partecipare ad un’asta telematica, entrando nel sito della ebay (www.ebay.it).
Su ebay, come alcuni sapranno, si vende davvero di tutto, dalle merci più diffuse a quelle più rare e stravaganti. Basta scegliere un oggetto o una categoria di merci, per trovarsi di fronte a migliaia e migliaia di proposte. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Per gli appassionati di libri, il sito è una sorta di immenso mercatino delle occasioni, una bancarella virtuale che si rinnova di continuo, di ora in ora, dov’è possibile acquistare a prezzi davvero convenienti. Di recente abbiamo contato alcune Treccani aggiudicate a poco più di mille euro, come abbiamo appena riferito, ma ci sono anche altre enciclopedie, meno note, che sono state assegnate a prezzi davvero ridicoli, anche di poche decine di euro, come l’enciclopedia dell’Utet. Si tratta di volumi usati, certo, ma non mancano anche quelli nuovi, e comunque le condizioni sono sempre dignitose.
Se poi si cercano dizionari, anche in questo caso c’è solo l’imbarazzo della scelta. Un Calonghi-Badellino a 20 euro è un affare, e così il dizionario del Sabatini-Coletti a 30 euro. Non mancano, poi, testi antichi, a prezzi sempre interessanti.
Ma come funzionano le aste su internet? Il meccanismo è semplice: basta iscriversi al sito ebay (l’iscrizione è gratuita), poi si può cominciare a seguire le offerte o, al contrario, si mettono in vendita i propri oggetti. Un potenziale acquirente sfoglia le pagine relative, cercando il libro che gli interessa. Si può, ovviamente, anche digitare direttamente il nome dell’autore o il titolo del libro. Se scriviamo “Carducci”, ad esempio, troviamo una quarantina di offerte legate a questo nome, con il prezzo e l’indicazione del tempo che manca fino alla scadenza dell’inserzione. Talvolta si parte da pochi euro, talaltra c’è già una quota minima fissata. In ogni caso, alla scadenza dell’offerta, l’oggetto viene aggiudicato al miglior offerente. Così, di recente, sono stati assegnati ad un prezzo modestissimo i 7 volumi del Dizionario dell’Uso dell’Utet, firmato da Tullio De Mauro, che di listino si vendono ad oltre mille euro. Se uno è interessato, segue l’evolversi della situazione, offrendo magari all’ultimo minuto. E’ il trucco più frequente. Per ogni offerta viene ricordata la scadenza cronologica, con molta precisione, così ognuno può regolarsi come meglio crede.
Il punto più delicato è rappresentato dal pagamento. Pochissimi venditori accettano di inviare le merci in contrassegno; quasi tutti richiedono il pagamento anticipato, tramite carta di credito. La soluzione più semplice ed utilizzata, a tal proposito, è la “postepay”, ossia la carta di credito delle Poste Italiane, che si ricarica di volta in volta e costa solo un euro di spese ad operazione (le banche sono molto più care…). Acquistata una postepay, si possono tenere sul conto, a scanso di problemi, poche decine di euro, a seconda delle necessità.
L’obiezione che viene fatta in questi casi è sempre la stessa: e se il venditore è un imbroglione? Su ebay il nome di ogni venditore, nascosto dal “nickname”, ossia da un nome convenzionale, non viene rivelato, ma ognuno possiede un “feedback”, ossia un numero che fotografa la serietà e l’onestà della persona. Si tratta del giudizio che ogni acquirente dà del venditore, ad affare concluso. Se si acquista un libro, ad esempio, e lo si riceve senza sorprese, si esprime un giudizio positivo del venditore. I giudizi si sommano, e così, se una persona ha, ad esempio, 100 giudizi positivi, gli altri sanno che possono fidarsi di lui. In questo modo, basta osservare il “feedback” per capire se ci si può fidare o meno di una persona.
Il sistema permette anche di operare una selezione, riducendo al minimo i rischi. Finora, lo diciamo per esperienza, ci è andata sempre bene, e così abbiamo acquistato a 70 euro un Dizionario dei capolavori dell’Utet che di listino ne costa 390.
C’E’ SOLO L’IMBARAZZO DELLA SCELTA…
Quello che meraviglia, oltre alla convenienza, è l’abbondanza dei libri offerti. E’ un dato che fotografa un processo in corso. Molta gente, poco interessata ai libri o alle prese con spazi ridotti, preferisce liberarsene mettendoli all’asta, anche a prezzi modesti.
La mancanza di spazio è spesso esplicitamente ricordata come il motivo posto alla base della vendita. In certi casi è una scusa, ma spesso è la verità. Gli appartamenti moderni sono piccoli, specie in città, e si riempiono subito. Le persone che preferiscono destinare ampi spazi alla libreria sono sempre di meno; meglio ritagliarsi una tavernetta per fare bisboccia con gli amici o per giocare in santa pace. Ecco, dunque, che un’enciclopedia o una collana di libri d’arte diventano un intralcio di cui liberarsi.
Per costoro, l’asta on line rappresenta la quadratura perfetta del cerchio. Se si aggiungono le difficoltà legate all’avvento dell’euro, poi, non ci si meraviglia di trovare libri venduti a prezzi di mero realizzo, da svendita.
Certo, le aste on-line, come tutto ciò che è legato ad internet, richiedono un minimo di attenzione. Le inserzioni, spesso corredate anche di fotografie, vanno lette con cura in ogni dettaglio, senza dimenticarsi le spese postali, che vanno aggiunte al prezzo di acquisto. I dati sulla propria carta di credito, inoltre, vanno protetti con cura, ma anche questo è intuibile.
Il gioco, però, vale sicuramente la candela, dimostrando una volta di più che internet, lungi dall’uccidere i libri cartacei, ne favorisce la diffusione, permettendo di ovviare alle carenze di un ambiente, come il nostro, nel quale le librerie sono sempre state pochissime. Non per colpa dei librai, ovviamente, ma dei sanseveresi, poco amanti, come tutti gli italiani, della lettura.
Ma con internet, per fortuna, le colpe della maggioranza non ricadono più sulla minoranza che si ostina, nell’anno di grazia 2005, ad amare la lettura.
E’ appena il caso di aggiungere che il discorso fatto per i libri riguarda anche altre tipologie di merci, dai francobolli ai computer, dalle cartoline alle merci importate direttamente dalla Cina, e dunque a prezzi stracciati. Ma questo ci interessa meno, e comunque ognuno può verificarlo di persona e senza impegno.