A CURA DI T. M. RAUZINO E L. BERTOLDI LENOCI

CHIESA E RELIGIOSITA' POPOLARE A PESCHICI

 

“Chiesa e religiosità popolare a Peschici” è un denso volume che raccoglie una nutrita serie di studi sulla cittadina garganica e sulle sue ricchezze. Il testo, a cura di Teresa Maria Rauzino, presidentessa del Centro Studi “Giuseppe Martella”, e di Liana Bertoldi Lenoci, docente nelle Università di Trieste e Bari (Edizioni Centro Grafico Francescano, pp. 398, euro 25), è stato al centro delle attenzioni anche per il suo sottotitolo, “Itinerari del Parco Letterario San Michele Arcangelo-Gargano segreto”. Doveva essere uno strumento di servizio per favorire lo sviluppo turistico e culturale della zona, ma proprio la pubblicazione dell’opera ha portato alla luce una realtà molto più prosaica: il Parco letterario non esiste più, abortito ben presto, malgrado tanti proclami e speranze. E’ stato un sogno che si è dileguato alla luce dell’alba. Di qui, appunto, le polemiche, che hanno trovato spazio anche sulle pagine del nostro quotidiano.

Resta, in ogni caso, questo importante volume, che presenta dei motivi d’interesse che vanno anche oltre l’ambito garganico.

Il libro, che è stato riproposto in una seconda versione aumentata, contiene saggi di Sergio Afferrante, Gioia Bertelli, Liana Bertoldi Lenoci, Giovanni Boraccesi, Barbara Coletta, Mons. Domenico D’Ambrosio, Enzo D’Amato, Michele D’Arienzo, Filippo Fiorentino, Libera Iervolino, Lucia Lopriore, Tiziana Luisi, Gianfranco Piemontese, Michel’Antonio Piemontese e Grazia Silvestri.

Il tema, per la sua vastità, ha accolto senza forzature contributi che vanno dallo studio delle fonti storiche alla linguistica, fino all’ambito artistico. Si pensi, ad esempio, alle opere dipinte da Alfredo Bortoluzzi, nato in Germania da genitori italiani, che ha trascorso la parte finale della sua lunga esistenza a Peschici, realizzando nella Chiesa matrice delle opere sacre, che vengono riprese anche sulla copertina del libro. E’ un artista dell’arte contemporanea che ha avuto dei maestri importanti, come si legge in un saggio.

Il passato della cittadina garganica si svela in tutti i suoi aspetti socio-democrafici ed assistenziali, oltre che religiosi. Di qui una realtà fatta di miseria e di terrore, viste le incursioni turche, ma anche di intraprendenza e operosità.

Vari saggi sono dedicati all’abbazia benedettina di Calena, e qui si scopre un vero e proprio nervo scoperto, dal momento che il “Centro Studi Giuseppe Martella” si batte da anni contro l’assurdo degrado di uno dei centri spirituali del Gargano. E’ una battaglia che ha avuto persino degli strascichi giudiziari, come documenta Teresa Maria Rauzino, a cui si deve una cronistoria delle vicende collegate al progetto di recupero. L’ultima tappa richiamata nel libro è lo stanziamento di 500 mila euro per il restauro delle chiese di Calena. Finirà presto “l’agonia di pietra dell’abbazia in agro di Peschici”? Speriamo bene.

Il volume, nel complesso, ha una sua indubbia valenza, rivolta anche ad un futuro prossimo in cui il Gargano possa mettere a frutto le sue tante potenzialità. Una scommessa che va affrontata anche con un po’ di sana incoscienza. Ma guai a tirarsi indietro!

               Torna ad Archivio Letterario Pugliese