OLTRE IL NULLA: STUDIO SU LEOPARDI DI FRANCO CASSANO

 

    C’è bisogno di più Sud e di più immaginazione per salvare il mondo: parola di Franco Cassano, che nella sua disamina si rifà nientemeno che a Giacomo Leopardi. Stiamo parlando di Oltre il nulla. Studio su Giacomo Leopardi, da poco edito dalla Laterza.

     Cassano è uno studioso che non ha bisogno di presentazioni, il cui pensiero meridionale è ormai giunto a tutte le latitudini, con la forza delle sue argomentazioni, provocando discussioni e proficue polemiche. Proprio per questo, pochi si sarebbero aspettati da lui un saggio sul Recanatese; ma è lo stesso studioso a chiarire le motivazioni di questa scelta, ricordando, nelle prime pagine del saggio, le origini marchigiane della madre, le peculiarità di questa regione, il filo rosso, insomma, che lo lega alla siepe e ai cieli della cittadina di Giacomo.

   Il Leopardi affrontato da Cassano è soprattutto quello dello Zibaldone, il sublime pensatore che si interroga sui perché della vita, stendendo nel corso degli anni il suo ponderoso scartafaccio; ma nel finale del saggio si accampa al centro della scena La Ginestra, l’approdo del pensiero di Giacomo.

   Soprattutto negli ultimi anni non sono mancati degli studiosi di altri ambiti, dalle scienze alla filosofia, che si sono interessati di Leopardi, facendo concorrenza, per così dire, agli italianisti. Un’attenzione che ha trovato un ulteriore stimolo nel bicentenario della nascita, celebrato nel 1998 con manifestazioni in tutto il mondo, oltre che con il discorso ufficiale di Carlo Bo a Recanati.

   La verità è che Leopardi si conferma sempre più un genio poliedrico, la cui opera si apre a diverse chiavi di lettura, che non sono solo direttamente legate ai suoi Canti. Il pensatore Giacomo è una miniera di osservazioni e spunti per saggi che ne fanno risaltare la stretta attualità, e in quest’alveo si è inserito da par suo Cassano, illuminando ulteriormente la straordinaria modernità del Recanatese.

   Già il titolo dell’opera, Oltre il nulla, evidenzia la chiave interpretativa dello studioso barese, in chiave antinichilista. In Leopardi, si legge, “il nulla ha un ruolo cruciale, ma è solo la penultima parola”, evidenziando il suo sforzo di andare al fondo delle cose, senza false illusioni e finzioni, con coerenza, ma anche la sua capacità di illuminarci sull’unica verità possibile.

   Di qui lo “sguardo da lontano” di Giacomo, che gli permette di osservare gli uomini con una distanza che è spaziale e temporale, come abitanti di una piccola sfera sperduta nell’universo, destinata a sparire senza lasciare traccia. Una visione che rimarca la debolezza umana, ponendo le basi per un vero amore universale, non basato sui falsi ideali di fraternità dei nostri giorni, e neppure legato ai vecchi ideali di nazione del passato. E questo “sguardo da lontano” può offrirlo solo l’immaginazione, non la ragione.

   Cassano ha così buon gioco nel concludere: “E’ l'insegnamento paradossale di Leopardi: solo l'immaginazione potrà ricondurre gli uomini alla realtà”.

   Ma se l’immaginazione è una dote soprattutto dei popoli del Sud, ritorniamo facilmente, per questa via, al Cassano del pensiero meridionale, che smonta l’idea di una civiltà basata solo sui valori del Nord, che pretende di plasmare il mondo a sua immagine, cancellando i tesori del Sud, da valorizzare prima che degenerino e si perdano, privandone l’intero mondo.

   E’ difficile non leggere una critica alla globalizzazione, alla dittatura del pensiero unico, che non può portare alla felicità del mondo perché comunque presuppone l’ingiustizia, il dominio di una parte sull’altra.

   Questi concetti animano varie pagine anche di questo saggio appena pubblicato, in cui talvolta Leopardi si sovrappone troppo a Cassano, non facendoci comprendere dove finisce l’uno e dove inizia l’altro, ma che procede con uno stile e una coerenza straordinari, facendosi leggere tutto d’un fiato.

   Cassano ama le illuminazioni, la concisione, distende il suo pensiero in capitoletti, poi si ferma lasciando al lettore un attimo di respiro, un momento per penetrare al fondo dei suoi pensieri. E’ un’aurea misura, la sua, che sostiene il rigore e l’originalità delle riflessioni, amplificandone la leggibilità.

   Alla fine, Leopardi e Cassano ci danno una lezione anche spicciola di vita, che porta a non fermarsi alle apparenze e a non montarsi troppo la testa, senza per questo mai rinunciare alla nostra testimonianza, al nostro sincero impegno in questo piccolo granello chiamato Terra.

 

Cassano, Oltre il nulla. Studio su Giacomo Leopardi, Laterza, Bari, 2003.

   

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