“INSIEME”, IL CALENDARIO DEL PAPA
UN ANNO CON BENEDETTO XVI
In questo periodo le edicole sono piene di calendari di attrici ed attricette, fogli patinati ed eleganti che hanno in comune la generosa esposizione delle forme fisiche delle protagoniste, che spesso, sia detto per amor di verità, sono le uniche qualità possedute da queste persone. Se è vero che ognuno mostra quel che ha, è anche vero che lo spettacolo è per lo più desolante.
Tra i tanti calendari, uno si differenzia immediatamente, ed è quello che rappresenta addirittura l’attuale pontefice, Benedetto XVI. La sorpresa per questa iniziativa è stata molta, mista, in certi ambienti anticlericali, ad una punta di malcelato dispetto.
In effetti, da questo papa non se lo sa sarebbe aspettato nessuno. Ma quello che meraviglia ancor più, è il risultato: davvero straordinario.
Il calendario è stato distribuito nei giorni scorsi dal settimanale “Famiglia Cristiana”, appartenente al gruppo San Paolo di Alba. Il titolo è “Insieme” e allude in modo trasparente alla volontà di far sì che i cristiani trascorrano un anno scandito dalle immagini del papa, ma fa anche riferimento alla necessità che tutti quanti contribuiscano a sostenere la Città dei Ragazzi Nazareth di Mbare, in Ruanda, una terra martoriata dalle guerre e dal genocidio. In questo centro, sono ospitati 354 ragazzi, che rappresentano un segno tangibile di speranza per il futuro di quella nazione. Di qui la precisazione che uno dei 5 euro necessari per acquistare il calendario sarà utilizzato a fini benefici. Per chi, poi, volesse approfondire l’argomento, c’è l’indirizzo del sito dell’agenzia Fides, dove si trova un’abbondante documentazione, anche fotografica.
“Insieme” mostra un Benedetto XVI sicuramente fotogenico, che smentisce certi luoghi comuni, se non certi preconcetti, che volevano il pontefice tedesco scostante ed antipatico, a differenza di Giovanni Paolo II. Ma papa Ratzinger, proprio come il suo predecessore, sta rapidamente entrando nei cuori dei cristiani, con il suo rassicurante sorriso, con la sua fisionomia che esprime pacatezza ma anche fermezza, com’è giusto che sia. Il mondo ha bisogno di qualcuno che con dolcezza sappia additargli in modo credibile qualche obiettivo che vada oltre il denaro e gli imperativi categorici del consumismo. In questo senso, l’immagine di Benedetto XVI è perfetta.
Le foto, realizzate appositamente da Giancarlo Giuliani, partono da dicembre 2006, con una sorta di introduzione al 2007, e per l’occasione il pontefice appare intento a leggere un libro, con sullo sfondo una libreria formata da eleganti ed austeri volumi. E’ un modo per ricordare la grande cultura di Ratzinger, un compito umanista cristiano nato in Baviera, che ha trascorso la sua esistenza nello studio, oltre che nella preghiera. Il suo ruolo accanto a Giovanni Paolo II, del resto, lo ha proiettato al soglio pontificio, con un’elezione rapida e preventivata.
La fede ha prodotto nel corso dei secoli opere mirabili e questo patrimonio va apprezzato e valorizzato. A gennaio, poi, troviamo un Benedetto XVI che scende le scale, suggerendo l’idea di una Chiesa che, in ossequio ai dettami del Concilio Vaticano II, va incontro ai fedeli, li cerca ovunque siano, anche in Turchia, com’è avvenuto in questi ultimi giorni, con la storica visita culminata in un inno alla concordia tra le religioni monoteiste, ed in particolare tra Cristianesimo e Islamismo.
Il papa assume un aspetto quotidiano, ma mai dimesso. Sempre, infatti, appare la sua carica di spiritualità, l’amore che porta verso la propria impegnativa missione. La luce esteriore si fonde con quella interiore, valorizzando l’atto dello scrivere, del camminare in giardino, del pregare.
Nelle immagini c’è molto spazio per la natura, per gli elementi vegetali, ma anche per l’acqua, antico e pregnante simbolo di vita, che scorre dalle fontane o riflette gli oggetti circostanti, compreso lo stesso papa Ratzinger, con la sua veste candida.
A dicembre 2007, invece, il pontefice è ritratto mentre suona al pianoforte. La musica avvicina a Dio e il “servus servorum Christi” è un bravo pianista, che non disdegna di posare i suoi occhi su di uno spartito.
Oltre alle foto, i vari mesi presentano anche delle frasi legate al grande e complesso tema dell’amore. Come si legge a marzo, “Il termine amore è oggi diventato una delle parole più usate e anche abusate”; di qui la necessità di riscoprire l’importanza di questa parola, che si oppone risolutamente all’egoismo dominante al giorni nostri e porta a guardare in alto, a Dio.
Gli stimoli di riflessione, insomma, sono tantissimi, e rendono questo calendario prezioso e suggestivo, una fonte di serenità e di saggezza per un affrontare un anno nuovo. Di aiuti simili, ce n’è davvero bisogno.