FONDAZIONE BANCA DEL MONTE
PRESENTATO A FOGGIA "IL GARGANO" DI ANTONIO BELTRAMELLI
Lo scorso 19 giugno a Foggia, nella Sala del Vento della Fondazione Banca del Monte, in via Arpi, è stato presentato il volume “Il Gargano” di Antonio Beltramelli, a cura di Francesco Giuliani, per i tipi delle Edizioni del Rosone. Ha aperto la manifestazione il presidente della Fondazione, avv. Francesco Andretta, che ha sottolineato il rilievo del volume di Beltramelli, che si è posto nella scia di altri grandi viaggiatori, italiani e stranieri, lasciandoci una preziosa testimonianza.
E’ seguito l’intervento del dr. Benito Mundi, direttore della collana “Testimonianze”, nel cui ambito è stato inserito il volume di Beltramelli; egli ha ripercorso le tappe che hanno portato all’idea della collana, dedicata alle memorie letterarie ed artistiche della Puglia.
Le due relazioni della serata sono state affidate al curatore del volume, prof. Francesco Giuliani, e al dr. Matteo Di Mauro, segretario generale della Camera di Commercio di Foggia. I due hanno illustrato l’argomento da due diversi punti di vista, integrandosi alla perfezione. Giuliani ha ricordato il contesto storico e letterario nel quale si inserisce il viaggio di Beltramelli sul Gargano, sottolineando la grande valenza dell’opera dello scrittore di Forlì, che ha saputo penetrare in profondità nel microcosmo garganico, mostrandone pregi e difetti. Ne deriva un ritratto completo e denso, che chiude un’epoca, quella dei viaggi affidati a mezzi di fortuna, che hanno il loro simbolo nell’uso della diligenza.
Di Mauro ha posto l’accento sulla situazione sociale ed economica del Gargano d’inizio Novecento, paragonandola a quella attuale. In effetti, lo sperone d’Italia nel 1905 era davvero quello descritto da Beltramelli, che avrebbe potuto persino infierire, in alcuni passi, ma non lo ha fatto, mostrando sempre una grande carica di partecipazione umana. A distanza di un secolo, molti problemi colti dallo scrittore di Forlì sono stati risolti, ma di altri si continua a parlare quotidianamente, e basta pensare ai trasporti, a quella Vieste che resta ancora un po’ isolata dal resto dell’Italia, malgrado i tanti propositi. La storia del Gargano è anche una storia di progetti mancati, rinviati sine die, e il volume di Beltramelli ce lo ricorda.
Beltramelli, ha notato Di Mauro, era un letterato, un giornalista colto, uno storico, non un politico, ma non mancano dei passi in cui si precisano le responsabilità del ritardo del Gargano d’inizio Novecento, fatte ricadere sulle spalle di una classe politica inadeguata e distratta. Il volume, in ogni caso, finisce anche per costituire un incentivo ad un turismo moderno e rispettoso, di cui c’è bisogno, un turismo che coinvolga non solo la zona costiera, ma anche l’interno dello sperone.