UN LIBRO–CATALOGO, “ARTISTI SI NASCE”

OTTO PITTORI ED OTTO DIVERSAMENTE ABILI

 

 

        Tra i libri che hanno fermato di recente la nostra attenzione segnaliamo senz’altro uno intitolato “Artisti si nasce”, che riproduce i quadri realizzati da otto noti pittori della nostra provincia, che hanno lavorato a stretto contatto con altrettanti diversamente abili. Si tratta di un’iniziativa promossa dall’Ente Provincia di Foggia, Assessorato alle politiche sociali, in collaborazione con l’AS.SO.RI. del capoluogo. Il catalogo è stato stampato dalla Grenzi di Foggia, con un testo di Antonella Marino.

        L’idea appare subito felice e stimolante: verificare quali risultati possono derivare dalla collaborazione tra persone che hanno storie ed esperienze diversissime, ma che appaiono saldamente unite dall’amore per l’arte. Una scommessa, insomma, che appare pienamente vinta, a giudicare dalle foto che riproducono le opere dei sedici artisti interessati dall’esperienza.

        Dopo un primo incontro, in base ad affinità e simpatia, si sono formate otto coppie, che hanno iniziato a vedersi per un certo periodo di tempo, lavorando a dei progetti condivisi. Gli artisti sono Dario Damato, Teo De Palma, Mosè La Cava, Paolo Lops, Salvatore Lovaglio, Leon Marino, Jim Picco e Barbara Trombetta. Molti di loro hanno dei curriculum prestigiosi e significativi, ma evidentemente hanno avuto anche l’umiltà e l’intelligenza necessarie per confrontarsi con altrettanti diversamente abili, ossia Marco Mastrangelo, Massimo De Luca, Shirina Spagnoli, Roberta La Medica, Riccardo Maiorana, Antonello Lanciano, Gabriella Gigli e Gianfranca Gioia.

        Dalle varie fasi preliminari, così, si è passati all’opera, firmando dei quadri nei quali l’incontro di culture e di esperienze si è davvero tradotto in un arricchimento reciproco. In vari casi si nota chiaramente, ad esempio, una fusione di stili, un’ apertura all’altro, che non è stata compromessa neanche dalla diversa età dei pittori. I diversamente abili, va detto, erano alle prime armi, fatta eccezione per Marco Mastrangelo, che ha esposto ad un’anteprima della Quadriennale di Roma nel 2003; ma tutti se la sono cavati in modo egregio (di qui il titolo del libro, “Artisti si nasce”).

        Mastrangelo, in particolare, ha collaborato con Dario Damato, già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Foggia e presidente dell’Unesco Club del capoluogo, un artista di grande esperienza, che parla di questa collaborazione, durata circa un mese e mezzo, con un vivo entusiasmo. “All’inizio – ci ha detto – ci siamo guardati con cautela, ci siamo studiati, poi abbiamo scoperto la bellezza dell’arte, iniziando a divertirci sempre di più”. Un piacere artistico che si nota nelle varie fotografie intermedie, ma anche nel risultato finale, in quelle due opere intitolate “ed io e Marco ci siamo molto divertiti”, che offrono davvero molti spunti di riflessione.

 

       

        Il diversamente abile guarda il mondo con una sua logica, con un suo sguardo particolare, e coglierlo, comprenderlo, significa ampliare le proprie conoscenze, mettersi in discussione, migliorarsi.

        Le stesse impressioni positive si ricavano anche dalle parole di Teo De Palma, artista non figurativo sanseverese, che ha al suo attivo numerose mostre. Massimo De Luca è un diversamente abile di mezza età, che dipinge con uno stile vagamente naif e con grande impegno. De Palma lo segue con attenzione, poi, a sancire la fusione di intenti e di valori artistici, inserisce la casetta rossa disegnata da De Luca al centro di un proprio quadro, che ha come titolo “Tra i due crepuscoli dividemmo in silenzio cose amate”.

        Sfogliando le pagine spiccano, fissati dall’obiettivo di quattro esperti fotografi, Mimmo Attademo, Potito Casparrini, Franco Cautillo e Antonella Rutigliano, molti altri particolari; di certo, per tutti è stata una bella esperienza, che ha insegnato qualcosa ai diretti interessati, ma anche a quanti  sfogliano le pagine del libro. Non è poco per una pubblicazione.

 

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