PRESENTAZIONE
Armando Perna è ritornato in libreria con questo suo nuovo volume di note ed approfondimenti sulla sua città natale, San Severo, e questo non può che farci piacere, specie se pensiamo alle difficoltà legate alla realizzazione di opere simili.
In questo lavoro l'autore ha racchiuso i frutti di un lungo impegno culturale, che lo ha visto attivo collaboratore di numerose testate giornalistiche e di riviste, come lui stesso ricorda.
Perna, lo diciamo per chi non lo conosca, ha sempre avuto la passione della ricerca e della scrittura, serbando una viva attenzione verso il libro come fondamentale strumento di trasmissione del sapere. In una società dominata dalla finzione, anche nel mondo culturale, questo è un elemento da sottolineare con forza.
Negli ultimi anni, egli ha offerto ai lettori alcuni frutti della sua operosità, a partire dalla silloge di liriche Veroni a sera, di composta e sentita classicità, attenta ai valori della chiarezza e della musicalità; poi è stata la volta di un romanzo, Viaggio esoterico nella Daunia antica, che gli ha dato non poche soddisfazioni, segnato dall'incontro tra narrativa e saggistica, sullo sfondo del passato della terra pugliese.
La sua solida preparazione didattica, d'altra parte, ha fatto sì che il Comune di Ancona e quello di Pesaro adottassero per i loro Centri Estivi un suo libro, Giochi all'aperto, in cui ritroviamo lo sguardo acuto di un istruttore dei C.E.M.E.A. (Centri Esercitazione Metodi Educazione Attiva) e dell'insegnante che ha lavorato nelle scuole elementari per un quarantennio.
Nemico della superficialità, delle mode, delle chiacchiere che coprono ben diverse realtà, delle imposture ideologiche, Perna continua a ripetere di sentirsi soprattutto un educatore, e questa è una parola chiave per comprendere il Nostro e per cogliere l'unitarietà dei suoi intenti attraverso le diverse opere realizzate.
Oltre che un educatore, egli è anche un conservatore, nel senso più nobile del termine, un intellettuale convinto che bisogna preservare gli aspetti positivi della tradizione, per progettare un futuro migliore per l'intera comunità, si tratti dell'Italia come della sua città natale, depositaria di un amore vivo e costante.
Ancor prima delle opere appena citate, Perna ha pubblicato il libro San Severo e il Tavoliere, di cui nel 1984 venne stampata la quarta edizione: è questo il più diretto precedente del lavoro appena giunto in libreria. Era un testo maturato nell'ambiente scolastico, ma utilissimo a tutti, in cui si dava spazio a curiosità, digressioni ed approfondimenti di vario genere. Visti i nostri interessi, abbiamo sempre apprezzato la sensibilità che lo ha portato a dedicare un capitolo ad una Piccola antologia di autori sanseveresi, che offre degli strumenti utili per orientarsi nell'ambito letterario e che ha rappresentato una novità rispetto ad altri testi simili.
Quel libro non è rimasto senza sviluppo. Esaurite le copie residue, Perna è ritornato sulle stesse tematiche, approfondendo, di volta in volta, i diversi aspetti che catturavano la sua attenzione, seguendo il filo dei suoi interessi, vecchi e nuovi. Alla fine, si è ritrovato tra le mani un altro, denso libro, ossia quello che stiamo presentando.
In questo risultato ha avuto un ruolo determinante il suo impegno di collaboratore di diversi organi d'informazione. Perna, negli anni, ha composto cartelle su cartelle, monopolizzando, in senso buono, la tradizionale terza pagina.
Di questo siamo testimoni diretti, avendo ospitato a lungo, su di un quindicinale da noi diretto, i suoi acuti articoli. Anzi, di non pochi scritti siamo stati i primi lettori: Perna ci attendeva nella sua abitazione e ci invitava a leggerli, mentre sulla scrivania si vedeva ancora il materiale utilizzato per le ricerche preliminari. Non di rado ci ritelefonava, prima dell'uscita del giornale, per apportare correzioni ed integrazioni, talvolta per chiedere giudizi, e questo ha sempre compensato, con dei generosi interessi, il tempo che abbiamo impiegato per allestire le relative pagine del quindicinale, fino all'intitolazione e alla correzione delle bozze.
A conti fatti, certi impegni giornalistici, lungi dall'essere delle mere distrazioni e delle fonti di stress, offrono delle utili occasioni per la ricerca e per la scrittura; nel contempo, tengono viva la tensione intellettuale ed allontanano la tentazione dell'inerzia. Questo è stato valido per noi, ma soprattutto, il che è poi quel che conta in questa sede, per lui.
Non è un caso se a distanza di tempo la silloge, dopo un'attenta selezione del materiale raccolto, ha potuto assumere il suo aspetto definitivo, coprendo un ambito cronologico molto ampio. Si passa, infatti, dalla preistoria agli ultimi decenni del Novecento, senza soluzione di continuità.
Ovunque, l'autore rivela una viva curiosità ed una eguale disposizione d'animo, mettendo a frutto le sue molteplici esperienze intellettuali e di vita. In alcune pagine, ad esempio, ritroviamo l'appassionato di archeologia che ha perlustrato, in una fase per molti versi pionieristica, l'agro sanseverese alla ricerca delle testimonianze del passato; altrove spicca l'occhio attento del contadino per passione, che ancor oggi continua a mostrarsi fedele alla millenaria vocazione della nostra terra.
Se la Storia è sotto i nostri piedi, come scrive Perna, nel senso che è ovunque, intorno a noi e sotto di noi, dobbiamo riconoscerla, facendo parlare gli oggetti, le mute testimonianze di epoche lontane, che hanno tanto da dirci e da insegnarci.
Per ascoltare queste voci, però, bisogna tenere lontano il frastuono assordante della nostra società, che sembra ridurre tutto ad un'unica, alienante pensione, quella del presente. Ed invece Perna tiene a sottolineare la necessità di saldare le tre dimensioni temporali, di ribadire la forza dei valori sani della tradizione, avendo il coraggio di chiamare le cose con il proprio nome, senza timore. La famiglia è la famiglia, la Patria è la Patria, i valori civici della comunità, ispirati alla concordia, al rispetto, alla tolleranza, sono sempre in primo piano, come modello o come auspicio.
A rafforzare l'efficacia di questi scritti contribuiscono senz'altro le doti di chiarezza espressiva, che rendono l'informazione completa e non appesantita da troppi dati accessori o superflui.
Gli itinerari tematici sono quanto mai vari. Si possono leggere con profitto, esempio, le pagine dedicate alla monetazione della zecca di San Severo o al nesso tra la pianta sansevieria e il celebre principe Raimondo di Sangro.
Altrettanto interessante è l'articolo Canti di dileggio politico a San Severo, in cui si focalizza l'attenzione sull'infuocato periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento. Oggi la lotta tra i partiti tende spesso a diventare virulenta, ma anche nel recente passato non scherzavano, come dimostrano questi canti in vernacolo, poco o per nulla noti ai concittadini del terzo millennio, il che rende la loro trascrizione ancor più utile.
E che dire degli articoli legati alla seconda guerra mondiale? Perna allora era un ragazzo, ma le esperienze dei primi anni, si sa, sono quelle che restano più vive e determinanti, e questo spiega l'intensità delle pagine dedicate all'argomento.
Non sfuggano, poi, i riferimenti alle esperienze scolastiche, risalenti agli anni Sessanta/Settanta ed Ottanta. Con i suoi alunni egli costituì una vera e propria tipografia con annesso laboratorio fotografico e serigrafico, nonché sulla fine degli anni settanta) di una sala di regia, realizzazione e trasmissione di programmi televisivi a circuito chiuso nell'ambito del III Circolo, vertenti sui programmi didattici di entrambi i cicli delle elementari, legando le dimensioni teoriche e pratiche dell'insegnamento, in un vero e proprio pionierismo didattico di estrema avanguardia.
La Storia, grande o piccola che sia, scorre in modo suggestivo sotto i nostri occhi, senza dimenticarsi di alcuni scrittori e libri dei quali il Nostro si è proficuamente occupato, con un occhio di riguardo, ancora una volta, ai valori proposti alla comunità attraverso la letteratura. Note ed approfondimenti sulla Storia di San Severo si rivolge, nel complesso, ad un'ampia fascia di lettori, a partire dagli studenti delle scuole di ogni ordine e grado fino agli studiosi. Ognuno potrà trovare qualcosa di nuovo e di utile, dal ragazzo impegnato in una ricerca scolastica all'uomo colto in cerca di approfondimenti.
Il libro, insomma, con il suo elogio del senso della comunità e dei valori tradizionali della civitas, ha tutte le carte in regola per piacere e per coinvolgere. Gli auguriamo di trovare un attento ascolto da parte di tutti.
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