PREMIATO A POTENZA PICENA IL FOTOGRAFO ANTONIO CRISCUOLI
LA DELICATA POESIA DELL’INFANZIA
UN CONCORSO GIUNTO ALLA QUINDICESIMA EDIZIONE
Potenza Picena è un comune delle Marche, in provincia di Macerata, a breve distanza da Loreto e da Recanati. Qui ogni anno, con regolarità, dal 1991, si svolge un importante concorso nazionale di fotografia, che attira partecipanti da ogni parte d’Italia. L’iniziativa è stata presa dai frati minori del convento di Sant’Antonio, che continuano con apprezzabile impegno ad interessarsi di tutti gli aspetti organizzativi.
Alla quindicesima edizione del concorso si sono iscritti ben 146 artisti dell’obiettivo, per oltre 800 fotografie complessive, ma la giuria ha provveduto ad una scrematura preliminare, che ha ridotto il numero dei finalisti a 41. L’ultima fase del concorso ha segnato la vittoria del sanseverese Antonio Criscuoli, che ha pienamente convinto gli esperti riuniti in terra marchigiana.
Criscuoli ha ricevuto una medaglia d’oro, oltre ad alcuni altri riconoscimenti; inoltre, le sue fotografie sono state pubblicate sul catalogo ufficiale del concorso, insieme con il giudizio, che è il seguente: “L’opera in bianco e nero, magistralmente realizzata, ci trasmette con immediatezza un messaggio di emozioni, chiaro e profondo, di una piazzetta, crogiolo di incontri adolescenziali e di esperienze intense, dove nell’allegria più semplice fanciulli gioiosi vivono inconsciamente le prime esperienze di vita, di confronto, compresi motivi di repulsione-attrazione verso una realtà ancora da scoprire. Un saggio di vita che noi tutti abbiamo vissuto in quel fazzoletto di terra. Ad un tratto il gioco viene interrotto, i sogni si frantumano, le speranze si perdono nel buio. I fanciulli attoniti, esterrefatti, rimangono ammutoliti, aggrappati alle barriere, certi però che il gioco ricomincerà nello spazio della vita”.
Il giudizio, secondo noi, lascia un po’ in subordine la gioiosa vitalità delle fotografie, con qualche aggettivo troppo esasperato in senso opposto, ma è evidente che gli esperti ne hanno apprezzato lo spessore artistico.
Criscuoli è il presidente dell’associazione fotografica “Kronos”, che ha iniziato un discorso originale e di qualità nella nostra città, curando l’allestimento di varie mostre fotografiche di rilievo nazionale, a cadenza mensile, nella Biblioteca comunale. Un impegno, condiviso con il prof. Filomeno Mottola, che ha ottenuto sin dal primo momento degli ottimi risultati, grazie anche all’aiuto della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, di cui entrambi fanno parte. Questo sforzo di divulgare la fotografia artistica, tra l’altra, sta per riprendere, con l’inizio di un nuovo ciclo di mostre sanseveresi.
IL GIOCO INTERROTTO
A Potenza Picena i partecipanti dovevano presentare un portfolio, ossia un ciclo a tema libero di sei fotografie. Criscuoli ha proposto con successo “Il gioco interrotto”, raccontando una suggestiva storia di fanciulli, aerea e leggera, ma attraversata da suggestioni leopardiane e crepuscolari, da richiami che coinvolgono immediatamente e con un notevole effetto l’osservatore.
L’obiettivo si concentra su di una piazzetta, un largo, un piccolissimo spazio di realtà, completamente aperto ai giochi e all’entusiasmo dei giovanissimi protagonisti. E’, per certi versi, l’equivalente della “piazzuola” leopardiana de “Il sabato del villaggio”, anche se siamo sul Gargano, a Vico, come ci ha ricordato lo stesso autore. Ci troviamo evidentemente nel centro storico, dove le autovetture non passano e nessuno disturba i piccoli calciatori.
La prima foto allarga l’obiettivo sulla piazzetta, facendola apparire anche più grande di quanto sia realmente; ma essa è davvero grande per i quattro fanciulli intenti a giocare, tutti concentrati su quella palla che rotola in uno spiazzo in pendio. Nella seconda immagine lo scatto è effettuato più da vicino e lo spazio si restringe, cogliendo la gioia sul volto dei fanciulli.
La terza e la quarta foto offrono, in correlazione con le prime due, rispettivamente, un’immagine da lontano e generale ed una più da vicino e ristretta. Il gioco continua con fasi concitate ma sempre divertenti, con il pallone sempre in movimento.
Nella quinta foto, però, avviene l’imprevisto: la palla scavalca la ringhiera della piazzetta. L’obiettivo ferma l’immagine proprio nel momento in cui la sfera è sospesa al di sopra della ringhiera, appena appena al di là, mentre gli occhi di tutti i fanciulli sono rivolti verso di essa.
L’evento inaspettato costringe tutti ad interrompere il gioco, come del resto ricorda il titolo del ciclo fotografico, e tre dei quattro fanciulli, nell’ultimo scatto, appaiono appoggiati alla ringhiera, mentre guardano lontano, verso il luogo dov’è finito il pallone. I loro volti non sono tristi, anzi, l’imprevisto, per certi versi, è anch’esso divertente.
In ogni caso, i piccoli giocatori sanno che riavranno la loro sfera e che riprenderanno quanto prima la loro accesa partita, nel loro piccolo, ma avvincente spicchio di realtà.
Chi li aiuterà a ritornare in possesso della sfera? Magari quell’adulto, defilato ma attento, che compare in cinque delle sei foto. Egli non invade l’universo dei fanciulli, nel quale stonerebbe, ma svolge comunque un’importante funzione, che è quella di accostare al mondo infantile quello degli adulti. L’infanzia è una stagione lieta ma transitoria della vita, e l’artista ha voluto ricordarcelo senza rompere l’incanto di questa bella sequenza di immagini, davvero di alta qualità.
Non ci stupisce che gli esperti membri della giuria di Potenza Picena abbiano fatto cadere la loro scelta proprio su questo portfolio. E’ un successo ampiamente meritato.