SEMPRE VIVO IL RICORDO DI GIUSEPPE ANNESE
PRESENTATA LA NUOVA EDIZIONE DI “MORIRE DI SPERANZA”
UNA SERATA DA INCORNICIARE
E’ stata senza dubbio una serata da incorniciare, quella del 22 marzo 2005, nella quale è stata presentata la nuova edizione di “Morire di speranza” di Giuseppe Annese.
La manifestazione si è tenuta nella sala delle conferenze della Biblioteca comunale ed è stata organizzata dalla Città di San Severo, Assessorato alla Cultura, dai Club Unesco di San Severo e di Foggia e dalla locale sezione dell’Inner Wheel.
Il libro, a cura di Benito Mundi e con un saggio critico di Francesco Giuliani (pp. 138, Edizioni del Rosone, Foggia), è fresco di stampa ed ha avuto il merito di riportare al centro delle attenzioni la produzione lirica di un importante protagonista della cultura pugliese, com’è stato concordemente rimarcato da tutti i partecipanti alla serata. Non a caso, d’altra parte, la sala era completamente gremita, e per giunta da un uditorio scelto ed attento, che ha seguito i vari momenti della manifestazione, fino alla fine.
In apertura ha preso la parola il sindaco di San Severo, Michele Santarelli, che ha plaudito all’iniziativa presa dai club organizzatori, sottolineando l’importanza della cultura per la crescita del territorio. Gli ha fatto eco l’assessore al ramo, Michele Monaco, che ha avuto parole di apprezzamento per la poesia di Annese, figura di spicco della nostra città.
Sono poi seguiti gli interventi dei presidenti dei club organizzatori, a partire da Benito Mundi, a nome del Club Unesco di San Severo, ma anche nelle vesti di direttore della collana “Testimonianze”, nella quale è stato compreso il libro di poesie di Annese. Parole di compiacimento sono state espresse anche dal prof. Dario Damato, a nome del Club Unesco di Foggia, che ha posto l’accento sulle prossime iniziative nazionali del club, che si terranno anche nella nostra zona. La prof. Emilia Castelli, presidentessa dell’Inner Wheel, il ramo femminile del Rotary, ha ricordato l’appuntamento di qualche mese fa, dedicato proprio ad Annese, che ha avuto nella serata del 22 marzo una sua ideale continuazione.
I momenti più tecnici sono stati affidati al prof. Francesco Giuliani, autore del saggio critico della nuova edizione di “Morire di speranza”, e al prof. Domenico Cofano, ordinario di Letteratura Italiana all’Università di Foggia.
Giuliani ha parlato della doverosa opera di valorizzazione delle ricchezze culturali della nostra terra, che troppo spesso in passato sono state sottovalutate, per non dire ignorate. Di qui il pregio di questo lavoro su Annese, che offre gli strumenti per una idonea comprensione dei versi di Pinuccio, spesso densi di riferimenti ed ermetici.
L’acuta relazione di Cofano ha inquadrato la figura del poeta nell’ambito di una letteratura pugliese sempre più ricca di nomi e di presenze, alcune delle quali ha di recente focalizzato in un convegno tenutosi a Brindisi. Lo studioso ha avuto parole di apprezzamento per la qualità dei versi di Annese, che rientrano in una precisa stagione della letteratura novecentesca, tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
Cofano si è anche compiaciuto per il lavoro di Mundi e Giuliani. Tra l’altro, egli ha scritto la prefazione di “Viaggi letterari nella pianura”, di Giuliani, secondo titolo della collana “Testimonianze”, del 2002.
L’IMPORTANZA DEL LIBRO
L’editrice Falina Marasca, titolare delle “Edizioni del Rosone” di Foggia, ha ricordato quanto lavoro ci sia dietro un testo ben stampato, augurandosi che la gente impari ad apprezzare sempre più il libro come strumento imprescindibile di trasmissione della cultura.
La serata non è però finita qui, ma ha conosciuto altri momenti di particolare rilievo. L’attore Luigi Minischetti, da solo e insieme con un suo allievo della scuola di recitazione, ha interpretato con grande partecipazione alcune liriche di Annese, strappando applausi ai convenuti. Lo stesso gradimento è stato ottenuto dal maestro Paolo Curatolo, che si è esibito in un concerto per Giuseppe Annese, dal titolo “Suggestioni e spunti da Morire di speranza”. Egli ha suonato celebri pezzi di autori classici, come Schumann, e brani composti da lui.
Le poesie di Annese, insomma, sono state oggetto di un’attenta e poliedrica attenzione, che ha mostrato i risultati che si possono ottenere chiamando a raccolta le tante risorse intellettuali esistenti sul territorio. Vale la pena di sottolineare, incidentalmente, che tutti gli intervenuti, altamente qualificati, hanno prestato la loro opera gratuitamente, in nome dell’arte e della poesia dello scomparso Annese.
A nome della famiglia Annese, ha ringraziato gli organizzatori e i relatori la sorella del poeta, la dr. Delia, felice del fatto che la figura di Giuseppe Bernardo sia sempre viva nel ricordo di tutti. Essa si è anche augurata che la nuova edizione di “Morire di speranza” consolidi il ruolo dello scrittore a livello regionale e nazionale.
Giuseppe Bernardo Annese, classe 1932, avrebbe avuto oggi 73 anni. Purtroppo un male incurabile lo portò via prematuramente, nel 1979.
Dopo il conseguimento della maturità classica, preso il liceo “Tondi”, si laureò in legge a Bologna, stabilendosi alla fine degli anni Cinquanta a Milano, dove trova lavoro come pubblicitario.
Di lui sono stati editi finora due romanzi, “Serenità in agguato”, nel 1975, e “Macerazioni divertenti”, nel 1997.
L’edizione delle ballate e delle liriche è apparsa la prima volta nel 1985, a cura di Editza Loke e Benito Mundi, in un’edizione non venale, grazie alla volontà dell’allora sindaco Michele Cologno; una seconda edizione è del 2000, a cura di Michele Trecca, mentre quella attuale, la terza, si propone di offrire uno strumento di conoscenza utile a tutti quanti amano la poesia di valore.
L’augurio finale di tutti è che anche i giovani possano avvicinarsi a questi versi, che fanno onore alla nostra terra e che in copertina portano il ricordo del lavoro editoriale di Alessandro Minuziano.